venerdì 29 giugno 2012

Roberto GIULIANO

Giovedì 5 luglio 2012
DEZZ AMORE di Fiano Romano
ore 19.30
 
l'autore 
Roberto Giuliano e Donato Robilotta
 
saranno intervistati da
Delia Cipullo e Roberto Mercuri

Edizioni Ponte Sisto. Roma
Via delle Zoccolette, 25 - 00186 - 06.6868444 - 06.6832623
fax 06.68801707 - info@pontesisto.it - http://www.pontesisto.it/

Dalla prefazione di Giancarlo Lehner
Roberto Giuliano fa politica a tempo pieno, senza, però, tralasciare mai i momenti di ripiegamento e di riflessione.
Nella «Goccia rossa», vero e proprio diario di bordo, sintesi, appunto, del generoso ed intrigante sforzo di approfondimento e di messa a fuoco, Giuliano illustra il proprio percorso di socialista autonomista, immune dal contagio della terza narice, giammai sedotto dalla propaganda del PCI.
Lo stesso atteggiamento attento e critico, l’autore dimostra verso tutte le leggende, le mezze verità e i travisamenti della realtà, che sono, da sempre, pane quotidiano, ammannito da un’editoria e da un mondo dell’informazione, orfani sì della psicosi comunista, eppure tuttora impegnati nella rappresentazione negativa e apocalittica dell’esistente, specie quando al governo non vi siano gli avanzi del PCI e della DC dossettiana, bensì gli interpreti moderni del riformismo.



Roberto Francesco Giuliano, nato a Catania nel 1956, laureato in Sociologia presso “Sapienza” Università di Roma.
Dal 1972 è iscritto al PSI, nel 1978 lavora nel Sindacato degli Edili della CGIL e nel 1986 ricopre l’incarico di segretario generale aggiunto di Roma e nel 1990 ne diviene segretario generale del Lazio. Dal 1998 al 2000 ha coordinato un progetto Europeo Horizon sulla disabilità. 
Nel 2003 diventa giornalista pubblicista, collaborando con “l’Avanti!”. Nel 1987 pubblica “Cosiì parlò la Sinistra”, un saggio politico-psicologico sulla divisione sindacale prodottasi negli anni 80, con l’accordo di San Valentino sulla scala mobile.
Nel 1994 pubblica tra “Passato e Futuro”, un saggio di analisi politico-sindacale.
Nel 2008 partecipa e pubblica una ricerca sulla disabilitaà Tor Bella Monaca (quartiere popolare di Roma), e nel 2009 coordina una pubblicazione sulla presenza di Garibaldi nel Lazio.


LA GOCCIA ROSSA SUL TAPPETO NERO
di Giorgio de Neri
C’è un capitolo centrale, una sorta di agnizione, nell’ottimo libro di Roberto Giuliano, “La goccia rossa sul tappeto nero” (editore Ponte Sisto), e sta nelle pagine da ottantuno in poi, nel capitolo centrale del saggio, quello intitolato “Fascismo e comunismo”. Perché la matrice hegeliana delle due ideologie che hanno insanguinato il mondo per salvarlo, esattamente come hanno fatto ieri e anche oggi le religioni, sono le due risposte uguali e contrarie all’entrata delle masse nella politica dalla fine dell’800 in poi.
E nei paesi meno evoluti, come quelli del Sud Europa, a cominciare dall’Italia, e inquelli del Centro e Sud America, queste due ideologie “di risposta” hanno provocato i danni più seri.
Quelli italiani, dopo il tragico Ventennio e la guerra, li scontiamo ancora oggi se diamo per buona la visione del mondo dei radicali pannelliani contenuta nel famoso libello “La peste italiana”. Infatti la partitocrazia del dopoguerra e quella attuale altro non sarebbero che la continuazione corporativa del fascismo su base tendenzialmente pluripartitica.
Con sopra l’innesto del conservatorismo cattolico e di quello comunista. Il famigerato “fascismo dell’anti fascismo”. Ma senza possibilità liberale di evoluzione. E in effetti, a vedere come è ridotto oggi il Pdl, “partito liberale di messa” più che di massa, per non parlare della sinistra che sta in mano al giustizialismo dipietrista, c’è veramente poco da ridere. Da una parte il Vaticano, dall’altra i magistrati, questa Italia non è certo quella che voleva Bettino Craxi. Per non parlare di Einaudi o dello stesso De Gasperi.
E anche per questo appare efficace e credibile la prefazione fatta a questo libro da Giancarlo Lehner, uno dei pochi cani sciolti socialisti di tendenza liberale eletti in questo Parlamento.
E Lehner fa una magistrale provocazione, quella di rivalutare il famigerato piano di Rinascita democratica attribuito alla Loggia Propaganda 2 di Licio Gelli. Scrive Lehner: “Il perdurante luogo comunismo ha fatto sì che Pacciardi e Sogno siano passati a miglior vita con l’odiosa taccia di golpisti, mentre sul Pci, con tutti gli accertati milioni di dollari provenienti illegalmente dal Pcus, si seguita a raccontare la balla che fu ”diverso“, ”onesto“ e ”sinceramente democratico“. L’altro ”topos“ velenoso e che, anzi, viene rispolverato ogni volta che Berlusconi accenna alla minima riforma della giustizia, riguarda il piano di rinascita democratica della Loggia P2”. Ricorda Lehner che “ultimamente, anche l’eurodeputato De Magistris ha rilanciato l’allarme di sempre: vogliono realizzare il piano di Gelli. Ora, il solo modo per smontare tale luogo comune è portare a conoscenza del lettore il testo di Gelli, ciò che utilmente fa Giuliano nella sua appendice antologica. Fra l’altro, in tema di giustizia, le proposte di quel piano fatto diventare luogocomunisticamente famigerato, appaiono, invece, per lo più ragionevoli, sensate, miranti, anzi, ad occidentalizzare la nostra macchina giudiziaria”. Viene poi citato il brano più importante di quel piano, quello che riguarda la magistratura: “Sull’ordinamento giudiziario: le modifiche più urgenti investono: la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati; il divieto di nomina sulla stampa dei magistrati comunque investiti di procedimenti giudiziari; la normativa per l’accesso in carriera (esami psicoattitudinali preliminari)…”. Poi si parla della separazione delle carriere e della “responsabilità del Guardasigilli verso il Parlamento sull’operato del pm (modifica costituzionale)”, della “riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento (modifica costituzionale)”, della “riforma dell’ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle promozioni dei magistrati”, di “imporre limiti di età per le funzioni di accusa… , di separare le carriere requirente e giudicante… di esperimento di elezione di magistrati (Costituzione articolo 106) fra avvocati con 25 anni di funzioni, in possesso di particolari requisiti morali…”. Tutte cose sacrosante che non possono essere esorcizzate solo per il fatto che anche Licio Gelli le ha pensate e messe per iscritto. Scrive Lehner: “Visto che gran parte del succitato piano è attuato da sempre, con eccellenti risultati, in tutte le nazioni occidentali, che spero nessun De Magistris vorrà imputare d’essere iscritte alla P2, ecco che lo spauracchio-Gelli non solo viene a cadere, ma, disvela l’uso terroristico-ricattatorio, che se n’è fatto per impedire ogni progetto di modernizzazione dell’ordinamento giudiziario e della macchina giudiziaria italiana in generale”. Stesso problema nasce con il tirare in ballo la massoneria per spiegare, trame, complotti e stragi. Anche questo è il parto della cultura catto-comunista e clerico fascista, che hanno sempre odiato il Risorgimento d’Italia e al sua impronta massonica. E fa bene Giuliano a prendere il coraggio a due mani e a sfidare l’impopolarità per dirlo. E sarà un caso che l’odio verso il massone si accompagna spesso se non sempre anche quello verso gli ebrei sempre da parte di cattolici integralisti, fascisti e comunisti? Oggi ci sono anche gli islamici fanatizzati, ma il loro è un antisemitismo di ritorno tutto sommato. Ecco tutto questo viene reso bene sin dal titolo metaforico di questo libro.

Giovanna Canzano - Roberto Giuliano

Donato Robilotta - Giovanna Canzano

Donato Robilotta
 - Dal 1977 al 1980 dirigente del Nucleo Universitario Socialista
- Dal 1980 al 1986 dirigente romano e nazionale della Federazione Giovanile Socialista: ricopre prima la carica di Responsabile del Lavoro e Occupazione giovanile e poi quella di Segretario Organizzativo. E' uno dei maggiori promotori della Consulta Nazionale del Lavoro.
- Dal 1986 al 1987 assistente del Ministro del Lavoro: segue in particolare i rapporti del mondo del lavoro con quello giovanile della scuola e dell'Università. Organizza il primo seminario del Ministero del Lavoro sul tema "Scuola e Lavoro" con i rappresentanti del Movimento '85, con gli studenti nei CdA delle Università e con i rappresentanti dei movimenti giovanili dei partiti.
- Dal 1988 al 1989 assistente del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri: collabora direttamente con il Vice Presidente per il coordinamento delle attività parlamentari e cura in particolare i rapporti con il mondo del lavoro e con il Sindacato. Dirigente del PSI.
- Dal 1989 al 1992 vice capo della segreteria del Ministro degli Esteri: cura in particolare i rapporti istituzionali centrali e periferici. Collabora con la commissione economica del PSI.
- Dal 1993 al 1997 presta servizio presso il dipartimento per gli Affari Economici della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Partecipa attivamente ai lavori preparatori e all'organizzazione degli incontri alla conclusione dell'accordo sul costo del lavoro e sulla politica dei redditi.
- Nel 1995 dopo la liquidazione del PSI organizza insieme ad altri il movimento politico "Sinistra Liberale". E' il principale promotore dell'appello per la ricostituzione del PSI apparso sul Corriere della Sera del 24/10/95.
- Dal 1996 al 1999 partecipa in prima fila alla ricostituzione del Partito Socialista e ricopre la carica di Segretario della federazione romana e di membro della Segreteria nazionale.
- Dal 1999 al 2000 dirigente nazionale del Partito Socialista: ricopre la carica di responsabile nazionale dell'organizzazione.
- Dal 1997 al 2000 svolge la sua attività presso l'osservatorio della Piccola e Media Impresa del Dipartimento Affari Economici della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Partecipa a studi e ricerche sulla attività delle piccole e medie imprese e coordina gli incontri necessari alla elaborazione di proposte ed iniziative sui temi di competenza dell'Osservatorio.
- Dal 2000 al 2005 ricopre la carica di Assessore Agli Affari Istituzionali,Enti Locali e Sicurezza della Regione Lazio.
- Dal 2005 al 2007 è membro del consiglio d’amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti.
- Dal 2005 al 2009 ricopre le cariche di Consigliere della Regione Lazio,Presidente del gruppo Socialisti Riformisti verso il Popolo della Libertà alla Regione Lazio, Membro Giunta per il regolamento; Vice presidente Commissione Risorse umane, demanio, patrimonio, affari istituzionali, enti locali, tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa; membro Commissione Affari costituzionali e statutari e Commissione speciale Raccolta di analisi e predisposizione di proposte per la riforma del sistema sanitario regionale. Presidente dell’AICCRE federazione regionale del Lazio.
- fino al 2010 è consigliere regionale del NPSI –PDL
- 2010-2011 segretario particolare del ministro Sacconi
-dal settembre 2011 ad oggi commissario straordinario del IPAB A   S. Alessio Margherita di Savoia


Antonio Biddau - Roberto Giuliano

                                     






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