Estate 2023
Giovanna Canzano
La Rocketta, Parco Richard Martin
Via Umberto Terracini, Fiano Romano (ROMA)
Sabato 10 giugno 2023 H. 18.00
SILENZIO
IL PROFUMO DELLE AZIONI AGITE...
Testimonianze
sulla dimensione interiore ed esteriore del viaggio
TESTIMONIANZA
CHE DIVENTA MISSION
“Ad ogni male ci sono due rimedi: tempo e silenzio.” A. Dumas
I diritti d’autore sulla vendita di questa opera saranno devoluti a sostegno di una cava in piena Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. La cava si trova esattamente nel quartiere di Pissy, a pochi metri da una delle strade princi- pali. All’interno di una profonda voragine nel terreno, si apre uno scenario raccapricciante, mentre tutto intorno continua la cosiddetta vita normale. Una bolla sospesa, un’isola insolita dentro un quotidiano indifferente, non cosciente o silenziosamente accondiscendente? D’un tratto sembra di fare un salto indietro di secoli, forse millenni, in un’epoca senza tempo, che crediamo superata e tracciabile solo dalle ricostruzioni storiche, che riempiono i libri, biblioteche, teste, di un sapere qualche volta opinabile.
Siamo andati alla cava di Pissy con Aziz: malgrado lui sia nato e viva a Ouaga non conosceva questa singolare realtà, di fronte alla quale — in silenzio — ti fermi, osservi e non credi a quello che vedi. È stato il padre di Aziz, imam del quartiere Niongsin, dove abitano, ad indicarci il sito.
Quello che più mi ha sconvolto è stata l’atmosfera surreale del luogo, quasi onirica, come una realtà spaziotemporale parallela a quella del qui-ora. ll sound era particolare ed agghiacciante, una musicalità il tintinnio delle pietre da tutte le direzioni, con suoni a volte striduli, in un fondo lento e continuo, come il lavoro lento e continuo. Uomini, donne, vecchi e bambini, tutti impegnati, concentrati sulle loro mani e le pietre, ognuno con il proprio ritmo. Schiacciare sassi con altri inviammo ad Aziz Derme, con il quale acquistò materiale in loco e lo portò alla cava. Questa azione, meramente simbolica perché circoscritta e limitata, è stata comunque, per alcuni di loro, un piccolissimo ma concreto aiuto. Se davvero si vuole agire, non ci sono azioni grandi o piccole, belle o brutte, giuste o sbagliate, tutto va bene se si agisce in consapevolezza e nel sincero tentativo di Migliorare qualcosa.
Alla domanda, se qualcuno se la fa, come me: “Perché ancora certe realtà che sembrano di altri mondi, di altre tempi? Non sarebbe più giusto e rispettabile eliminare condizioni di lavoro disumane, piuttosto che tamponare con materiale, che vuol dire legittimare?”
lo non ho risposte.
Non le ho trovate.
Il lavoro umile dei piccoli, che fanno la maggioranza, Serve a mantenere il mondo dei grandi, dove dentro ci siamo anche noi.
La ricchezza ha bisogno della povertà, anzi si fonda e si nutre di essa.
La ricchezza di pochi e l’area-confort di molti richiedono come condizione sine qua non l’estrema povertà di tanti, cioè la miseria di moltitudini di dimenticati e invisibili.
Ringrazio ogni sostenitore