Giovedì 16 ottobre 2025, H: 16.30
UNAR, Sala Italia
via Ulisse Aldobrandi 16, ROMA
Cristian Del Pinto
Luisa Gasparri
Michelangelo De Nes
Giovanna Canzano
Il Caos appare inarrestabile in un Universo che
incessantemente evolve verso uno stato in cui l’Entropia è massima. Esso si manifesta in varie modalità e su
diverse scale, dalle distanze siderali fino alla nanoscopica intimità
dell’animo umano. Molteplici sono i Suoi Araldi, incarnati o eterei, fisici o
psichici, improvvisi o causalmente indotti. È così da sempre e sempre così
sarà, fino a quando innumerevoli strati minerali avranno ricoperto del tutto
ogni forma di vita cancellandone vestigia e ricordo, prima della morte termica
o della deflagrazione finale.
Nel corso della Storia più volte il Caos si è manifestato
nell’area degli Appennini Centrali tra le regioni di Abruzzo e Molise. Gli anni
1349, 1703, 1805 e 2009 sono solo alcuni esempi in cui la popolazione locale si
è dovuta confrontare con l’imponderabilità di eventi ben al di là della propria
quotidianità, ritrovandosi l’esistenza irrimediabilmente cambiata al punto da
dover necessariamente separare un “prima” da un “dopo”. Alcuni hanno vissuto
tali esperienze in modo passivo. Altri - pochi, in verità - ne sono stati,
consapevolmente o no, Araldi. Di questi ultimi parla questo libro.
Tre sono gli episodi fondamentali della vita dell’Autore che
hanno portato alla creazione di tale volume, che segue la prima raccolta di
racconti “Araldi del Sogno”, edita 24 Anni fa dalle Edizioni Tracce di Pescara.
All’età di 9 anni, a seguito dell’esperienza direttamente vissuta del terremoto
dell’Irpinia, abbandona il sogno di diventare astronauta (comune a molti
bambini della “Generazione Goldrake”) e decide di diventare Sismologo,
obiettivo poi effettivamente raggiunto. A 13 anni ha il suo primo incontro con
Howard Phillips Lovecraft quando, con quasi 42 °C di febbre, legge “La casa ai
confini del Mondo”, numero 5 del fumetto Martin Mystere. Infine, a 14 anni ha
la sua “Epifania Metallica” quando, durante una vacanza in Svizzera, riceve in
regalo il vinile di “Killers” degli Iron Maiden.
Questi tre momenti della sua esistenza, seppur in apparenza
slegati l’un l’altro da una logica comune, sono invece necessari per fornire al
lettore un quadro essenziale - ma abbastanza esaustivo - per comprendere la
genesi di questa raccolta contenente una serie di 6 racconti scritti tra il
2010 e il 2012 seguiti da una poesia scritta nel 2022, il tutto prima d’ora
inedito.
E intanto il Caos procede incessante nel suo frattale e
capillare sviluppo.
* * *
Christian del Pinto
nasce alle Idi di Marzo di 54 anni fa in
Molise a Bojano, antica capitale del Sannio Pentro, dove rimane fino al momento
di iscriversi all’Università degli Studi dell’Aquila. Si naturalizza in Abruzzo
trasferendosi successivamente a Scoppito, dove la sua famiglia è presente da
498 anni. Laureatosi in Fisica nell’Orientamento Geofisico-Spaziale con una
Tesi sperimentale sulla propagazione dei raggi sismici sotto lo Stromboli, consegue
il Dottorato di Ricerca in Sismologia definendo le leggi di scala dei modelli di
attenuazione crostale delle onde sismiche negli Appennini Centrali. Tornato in
Molise nel 2006 come Direttore Scientifico del Centro Funzionale Regionale
dell’Assessorato alla Protezione Civile realizza, mediante una convenzione tra
Regione e INGV, una Rete di Monitoraggio Sismico a Scala Locale che, nei sette
anni di funzionamento, riesce a quadruplicare la conoscenza dei processi
sismogenetici del territorio raccogliendo una mole di dati che hanno
successivamente interessato alcuni Atenei nazionali ed esteri, tra i quali
l’Università di Kanazawa in Giappone. In quegli anni è docente
dell’insegnamento integrativo di “Elementi di pericolosità sismica” presso
l’Università degli Studi del Molise e Cultore della Materia per l’Insegnamento
di “Semiotica ed Analisi del Linguaggio” nell’Università degli Studi di
L’Aquila. Trovatosi nel ruolo di testimone oculare contro la Commissione Grandi
Rischi durante il processo seguito al terremoto dell’Aquila del 2009, sceglie
di lasciare la Protezione Civile nel 2013 tornando definitivamente al mondo
dell’insegnamento nella Scuola Pubblica - è attualmente in ruolo presso l’I.C.
“Savini San Giuseppe San Giorgio” di Teramo - dove è promotore di molteplici proposte
progettuali inerenti la diffusione della “Cultura della Prevenzione” in merito
ai rischi naturali, pur continuando la propria collaborazione con l’Università
degli Studi dell’Aquila come Postdoctoral
Research Assistant in attività di ricerca riguardanti il Complex Event Processing per l’analisi
dei dati sismici. È autore di un vasto numero di lavori che, oltre l’ambito
sismico e la Didattica delle Scienze, riguardano la Tradizione, la Simbologia e
le Discipline Antropologiche.
Cristian Del Pinto
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